Lo stato di fatto ad oggi (e non sono buone notizie…)

Il rapporto “Viaggiare con la bici 2025” di Legambiente offre una panoramica completa sull’evoluzione del cicloturismo in Italia, sottolineando la sua importanza economica e il suo ruolo nella promozione di un turismo più sostenibile. Si evidenzia una crescita significativa del cicloturismo, con 89 milioni di presenze registrate nel 2024 e un impatto economico di quasi 9,8 miliardi di euro.

In questo contesto abbiamo voluto fare il punto della situazione della Ciclovia del Tronto, parte integrante della più ampia Ciclovia Salaria, dal mare ad Ascoli Piceno.

Assodato che mancano ancora 6 chilometri per completare la ciclabile, tutti nel territorio comunale di Ascoli Piceno, andremo a vedere lo stato della parte già esistente. Partiamo dal mare, e precisamente dalla Riserva Naturale della Sentina.

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Dalla Sentina per immettersi sulla ciclabile del Tronto non vi sono passaggi e NON ESISTE NESSUNA INDICAZIONE. Il miglior modo è quello di dirigersi dalla Sentina verso la rotatoria di Decathlon, proseguire dritti fino alla prima svolta a sinistra su un sovrappasso dell’Ascoli-Mare. Qui (vedi foto) si imbocca la ciclabile salendo sull’argine. Se siamo invece dall’altra parte del Tronto, in Abruzzo, anche qui senza indicazioni, dobbiamo prendere la strada che porta al Bazar dell’Assassino2 e proseguire fino al punto di ingresso sull’argine.

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Dopo poche centinaia di metri la ciclabile è già interrotta per lavori che durano ormai da mesi. La mancata segnalazione dell’interruzione denota poco rispetto per il turista che già potrebbe desistere dall’impresa…

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…ma imperterrito torna indietro e, solo se si è documentato ed ha scaricato la traccia, riesce a riprendere la ciclabile nei pressi dell’ex- Mercatone Uno, di fianco una cabina dell’Enel. Il primo impatto con la ciclabile è a dir poco pessimo: un senso di abbandono e di disinteresse lo pervade. Il primo ponticello che si incontra è stato in qualche modo sistemato…

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Il secondo ponticello è in questo stato. Ma tutto il tratto di Monteprandone dà un senso di abbandono e trascuratezza che farebbe desistere chiunque ad andare avanti

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Dopo Monteprandone i tratti di Monsampolo e Spinetoli migliorano. I bordi della ciclabile non sono invasi dalle erbacce. Purtroppo però la parte finale compresa nel comune di Spinetoli è interrotta per la frana di aprile, e non ancora sistemata

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Altra barriera prima della frana, ma l’imperterrito ciclista non si da per vinto e attraverso una striscia di terra in mezzo ai campi supera il tratto di argine franato a proprio rischio e pericolo…

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Dulcis in fundo altro ponticello senza parapetti, stile Indiana Jones… In fondo inizia il tratto colorato in verde di Colli del Tronto, più curato anche perché da poco rifatto. Poi si entra nel territorio comunale di Ascoli Piceno e si arriva fino al nuove ponte sul torrente Lama. Qui la ciclabile termina. Mancano 6 chilometri circa per riprendere il tratto di ciclabile esistente lato Ascoli, ma senza nessuna indicazione!