L’obiettivo finale è quello di creare una città più verde, più sicura e più sana per tutti i suoi abitanti

La Rivoluzione a due ruote di Anne Hidalgo: Come Parigi è diventata una Capitale della Bicicletta

Parigi, Francia – Sotto la guida della sindaca Anne Hidalgo, Parigi ha subito una trasformazione radicale della sua mobilità, con un’enfasi senza precedenti sulla bicicletta. Attraverso politiche audaci e investimenti significativi, la capitale francese sta abbandonando il suo modello incentrato sull’auto per diventare una città più verde, più sana e più ciclabile.[1][2]

Al centro di questa trasformazione c’è il “Plan Vélo”, un’ambiziosa strategia per rendere Parigi una città completamente ciclabile. Con un investimento di 250 milioni di euro per la sua seconda fase, “Plan Velo: Act 2”, l’amministrazione di Hidalgo mira a rendere la capitale “completamente ciclabile” entro il 2026.[1][3] Questo piano prevede aggiornamenti significativi dell’infrastruttura ciclabile, tra cui la creazione di migliaia di nuovi parcheggi per biciclette e un aumento delle piste ciclabili protette.[3]

Una delle iniziative più simboliche è stata la pedonalizzazione delle rive della Senna, un tempo autostrade trafficate e ora trasformate in parchi e spazi per pedoni e ciclisti.[1][4] Questa decisione, sebbene inizialmente controversa, ha segnato un punto di svolta nella politica di mobilità della città.[4] Oggi, l’accesso a queste aree è permanentemente precluso alle auto, a simboleggiare l’impegno della città per uno stile di vita più sostenibile.

Le politiche di Hidalgo si estendono ben oltre le rive della Senna. La sua visione per una “città di quindici minuti” mira a trasformare Parigi in una città a misura di persona, dove tutti possono trovare tutto ciò di cui hanno bisogno a 15 minuti da casa, preferibilmente senza usare l’auto. Questo concetto ha portato alla promessa che ogni strada di Parigi avrà una pista ciclabile e che tutti i ponti della città avranno piste ciclabili protette. Per fare spazio ai ciclisti, la città prevede di rimuovere il 72% dei suoi parcheggi su strada.

Queste politiche hanno già prodotto risultati tangibili. Dal 2014, l’inquinamento atmosferico è diminuito del 40%.[2] Il traffico automobilistico è in calo non solo nel centro di Parigi ma anche nelle periferie.[4] La “rivoluzione della bicicletta” è in pieno svolgimento, con un numero sempre crescente di parigini che scelgono le due ruote per i loro spostamenti quotidiani.[1]

Nonostante le resistenze iniziali e le critiche da parte delle lobby automobilistiche e di alcuni residenti, la perseveranza di Anne Hidalgo ha dato i suoi frutti.[4] La sua rielezione ha confermato il mandato per continuare queste trasformazioni, con la promessa di un secondo mandato ancora più ambizioso. L’obiettivo finale è quello di creare una città più verde, più sicura e più sana per tutti i suoi abitanti, un modello che potrebbe ispirare altre metropoli in tutto il mondo.

Le misure adottate da Hidalgo includono anche:

  • Riduzione dei limiti di velocità: La velocità massima sulla maggior parte delle strade parigine è stata ridotta a 30 km/h, una misura volta ad aumentare la sicurezza stradale, creare più spazio per i ciclisti, ridurre l’inquinamento acustico e contribuire alla protezione del clima.[3]
  • Espansione di Vélib’: Il sistema di bike-sharing della città, Vélib’, è stato notevolmente ampliato e ora conta quasi 1.400 stazioni e 20.000 biciclette, di cui il 30% elettriche.
  • Incentivi finanziari: Per incoraggiare l’uso di biciclette cargo, la città offre una borsa di studio di 400 euro per aiutare le famiglie idonee ad acquistarne una.
  • Paris Respire: Questa iniziativa, introdotta nel 2016, vieta le auto da alcune aree la prima domenica del mese e rende gratuiti i trasporti pubblici e i sistemi di condivisione di biciclette e veicoli elettrici della città.[3]

Riferimenti

  1. lcc.org.uk
  2. cities-today.com
  3. thecityfix.com
  4. europa.eu