IL CICLO DELLE ACQUE
Data: 01/04/2012

LE FOTO

Descrizione:
Dal cantico delle Creature di S. Francesco: “laudato sii o mio Signore, per sora acqua la quale è molto utile, umile, preziosa e casta”.

Quanta poesia sull’acqua, quanto se ne parla oggi, quanto è importante e quanto lo è stata in passato. Le grandi vie di comunicazione venivano pensate e realizzate anche in funzione di questo prezioso elemento.
Ebbene andiamo alla scoperta delle nostre acque, delle nostre monumentali fontane che dissetavano e dissetano il viandante e contribuivano allo sviluppo economico dei nostri luoghi.

Percorso:
Dove idealmente iniziare il nostro giro se non da Piazza Arringo dove le due monumentali fontane dello scultore G. Paci dissetano tutti gli ascolani da più di 130 anni?
Percorriamo quindi la ciclabile di corso Vittorio Emanuele per portarci a Via delle Terme nei pressi del Forte Malatesta. Siamo nelle antiche terme romane che convogliavano l’acqua chiamata salmacina proveniente dalla sorgente di Castel Trosino.
Passato il ponte ammiriamo la coppia di fontane che rappresentavano l’ingresso alla città. Sono state realizzate dall’Arch. Pilotti e le figure sono dello scultore ascolano A. Mancini.
Percorrere la circonvallazione esterna fino al ponte di Porta Cartara per discendere ad ammirare quello stupendo gioco di acque che è il torrente Castellano.
Si percorre la ciclopedonale che si spera completata e si esce nei pressi di Porta Torricella.
Si può risalire anche a piedi e tornare a Piazza arringo.

Tornati a Piazza Arringo, uscire su Via XX Settembre fino a Porta Romana dove si può ammirare un lavatoio ottocentesco con fontana del XVIII° sec.
Percorrendo Viale Treviri e uscendo da Ascoli sulla via Salaria, al bivio per Casamurana nei pressi della centrale Enel, si può ammirare una monumentale fontana che si presume situata su un antico tracciato della via salaria (le figure sono su disegno di un Giosaffatti).

Tornati ad Ascoli sosta alla chiesa di S. Giacomo nella cui cripta una sorgente è dedicata alla madonna di Lourdes e anticamente venivano benedetti i pellegrini che partivano per il santuario di Santiago di Compostela.

Percorrendo via delle stelle si esce sul ponte romano nei pressi del quale è situato lo stupendo lavatoio del XVII° sec. e attivo fino a 50/60 anni fa. E’ chiamato anche fonte di S. Emidio perché la leggenda vuole che sia il luogo dove il santo battezzava i cristiani. Davanti alla chiesa di S. Bartolomeo fontana rinascimentale di forma pentagonale una volta collocata davanti al tempio di Vesta.

Ritornando in centro per v. Marcello Federici portarsi a ammirare un’altra fontana che disseta gli ascolani da sempre: la fontana dei cani (in realtà due leoni).
Si torna quindi a Piazza Arringo per un sorso di fresca acqua dai cavallucci marini di Giorgio Paci.

Aspetti tecnici:
Percorso adatto a tutti con qualsiasi bici meglio se con cambio. Portare il necessario equipaggiamento ed una camera d’aria di scorta. E’ consigliato l’uso del caschetto. Partenza da Piazza Arringo alle ore 9/9.30 e ritorno per l’ora di pranzo.

Modalità di iscrizione:
Euro 3 per persona o iscrizione alla Fiab/AdbAscoli da effettuare prima della partenza (Euro 15 a persona).