Proposta di interventi per l’itinerario ciclabile della vecchia via Salariafreccia_destra

Abbiamo chiesto alla Provincia di Ascoli Piceno degli interventi, alcuni anche minimi, per mettere in sicurezza alcuni punti della vecchia Salaria.

Infatti, dalla costruzione della nuova strada a scorrimento veloce molti tratti della vecchia strada sono utilizzati solo per il traffico locale con la previsione che anche i restanti possano essere poco interessati dal traffico motorizzato una volta realizzate le due varianti di tracciato in galleria previste tra Quintodecimo e Trisungo.

Di conseguenza già adesso la vecchia Salaria è costantemente utilizzata dai ciclisti per la facilità del percorso e per la sua bellezza in quanto fiancheggia sempre la sponda del fiume Tronto. Inoltre, tale tratto rappresenta l’arteria principale che consente ai ciclisti, soprattutto gli appassionati di mountain-bike notevolmente cresciuti di numero negli ultimi anni, di accedere ai numerosi percorsi laterali collinari e montani.

Già nel 2017, con la collaborazione della Provincia di AP, abbiamo provveduto a tabellare parte dell’itinerario indicato al fine di promuovere a livello turistico il tracciato della vecchia via Salaria. Tale itinerario inoltre fa parte a tutti gli effetti della Rete delle ciclovie italiane BICITALIA a cui fa riferimento la legge quadro menzionata.

Ci sono però alcune situazioni da rivedere…

Uno dei punti più critici ad esempio è rappresentato dal tratto Mozzano – ponte sul Fluvione, che potrebbe essere bypassato sistemando il percorso esistente sulla sponda destra del Tronto e che collega il centro di Mozzano al ponte sul Tronto in località Palmaretta, passando dietro la centrale  Enel. E’ il tratto dell’antica Salaria romana che si distingue per la presenza del muro di sostengo romano lungo ben 120 metri e che rappresenterebbe quindi una notevole attrattiva.

Altro punto da mettere in sicurezza con una spesa decisamente minore è il tratto tra il bivio di Ponte d’Arli e il bivio di Giustimana, dove vecchia e nuova Salaria coincidono. Qui basterebbe sistemare delle barriere di sicurezza, anche in legno, per creare delle corsie ciclabili protette. Abbiamo già fatto richiesta scritta all’ANAS, competente su tale tratto.

C’è poi il tratto da Ascoli ovest, dalla fine di viale Treviri  allo svincolo per la superstrada Ascoli-Mare, dove si potrebbe abbassare il limite massimo di velocità e apporre una segnaletica verticale indicante la presenza in carreggiata dei ciclisti.